Diversi chicchi commestibili, ovvero utilizzabili a scopo alimentare, possono essere di grande aiuto nel diminuire il colesterolo “nocivo” dal nostro corpo, non è una scoperta recente ma qualcosa di realmente accertato anche da diversi settori della scienza dell’alimentazione moderna. Proprio l’iperlipidemia ossia un’elevata quantità di questo specifico grasso nel corpo che è potenzialmente rischiosa, può essere gestita con l’alimentazione.
Alcuni chicchi in particolare sono molto validi per contrastare questo valore oltre a “far bene” anche sotto altri aspetti e punti di vista. Selezionare con cura i chicchi più utili per il corpo ci offre molteplici opportunità di migliorare la nostra salute, come vedremo nei prossimi paragrafi, e non sempre i chicchi commestibili sono effettivamente inclusi nella nostra alimentazione.
I chicchi che abbassano il colesterolo nocivo
Quelli che sono presenti nella cultura umana come cibo sono infatti innumerevoli, ma non ogni tipologia trova lo stesso spazio nella quotidianità dell’alimentazione, ad esempio la categoria dei semi oleaginosi individua un’ampio ventaglio di elementi che sono presenti sia in forma grezza ma anche sotto altre denominazioni e prodotti (ad esempio i vari oli) utili per la diminuzione del colesterolo.
I chicchi di canapa e sesamo in particolare sono estremamente ricchi di elementi come i cosiddetti grassi insaturi ed i fitosteroli che sono sostanze simili strutturalmente al colesterolo (che è un lipide, una sorta di grasso non direttamente derivante dal cibo ma prodotto dal nostro corpo), che può essere un problema se in quantità troppo elevate.
L’effetto benefico dei chicchi
Un consumo moderato ma costante di questi chicchi, come evidenziato, che sono ricchi di acidi grassi come quelli del gruppo Omega può ridurre in modo significativo il colesterolo “nocivo”. Inoltre hanno una ottima concentrazione di fibre che migliorano sia la circolazione sanguigna ma anche la capacità digestiva, ed in parte possono anche essere in grado di stimolare l’organismo a non mangiare troppo.
- La stessa qualità è presente anche nei vari chicchi di zucca e chicchi di girasole, senza dimenticare quelli di lino
Questi ultimi in particolare sono estremamente ricchi di antiossidanti e di tutti gli elementi di cui necessita il nostro corpo per migliorare la fase ematica, quindi costituisce un “vantaggio” per il nostro organismo, elementi che danno il meglio in fase nutrizionale in particolare nelle condizioni di consumo abituale ossia imparando ad introdurli frequentemente.
Allo stesso modo rientrano nella categoria dei chicchi “positivi” le mandorle, che sono anche in questo caso molto appaganti, e ricchi di antiossidanti. In particolare possiamo considerare le mandorle come un vero e proprio superalimento, che non contiene colesterolo nella sua composizione. Il consumo anche in questo caso deve essere però contenuto, in quanto sono chicchi molto calorici (tra i 20 ed i 80 gr al giorno).