Semi oleosi e colesterolo: quale legame c’è? I semi hanno qualità nutrizionali insospettabli che li rendono ottimi alleati contro l’ipercolesterolemia. Alcuni semi, in particolare modo, possono aiutare a ridurre il colesterolo nel sangue, ma non solo. Non fatevi ingannare dalle loro piccole dimensioni! Questi semini sono dei veri e propri super-food.
I semi sono degli alimenti di origine vegetale ricchi di macro e micro-nutrienti; alcuni doloro hanno un’azione benefica nel contrastare il colesterolo alto, ridurre la pressione sanguigna e prevenire le malattie cardiovascolari. Nelle prossime righe illustreremo i maggiori benefici che questo cibo può procurare al corpo e i semi più utili a dminuire il livelli di colesterolo nel sangue.
Semi: fanno bene al colesterolo e non solo
I semi oleosi sono un cibo particolarmente nutriente, una fonte ricca di grassi monoinsaturi e polinsaturi, cioè i cosiddetti grassi “buoni”, proteine, fibre, vitamine e sali minerali. Un consumo regolare di questi piccoli alimenti può rafforzare il cuore, migliorare il sistema cardiovascolare, rallentare il processo di invecchiamento provocato dai radicali liberi in circolazione nel corpo.
Come già accennato sopra, mangiare semi aiuta a ridurre il colesterolo, irrobustisce le ossa, protegge dalla comparsa di alcune malattie, come l’anemia e alcune patologie cardiovascolari. Questi piccoli semini sono, in sintesi, dei gigant dal punto di vista nutrizionale, per questa ragione andrebbero sempre integrati in un’alimentazione varia ed equlbrata.
Ecco i semi che riducono il colesterolo
Chi adotta una dieta alimentare vegetariana o vegana non dovrebbe ma rinunciare al consumo dei semi vegetali, se vuole garantirsi molti nutrienti essenziali per la salute. Nei negozi alimentari è ormai possibile trovare un’enorme varietà di semi oleosi. Nello specifico, ecco quali sono i semi più effcaci nel contrastare i livelli di colesterolo nel sangue:
- semi di lino
- semi di girasole
- semi di canapa
- semi di sesamo
Oltre ai nutrienti già citati, si tratta di semi contenenti buoni quantitativi di fitosteroli, sostanze capaci di contrastare l’assorbimento dei grassi “cattivi” nell’intestino e di proteggere il corpo, perciò, dal rischio di ipercolesterolemia. Non solo, mangiarli regolarmente nelle giuste dosi può prevenire l’insorgenza di altre patologie pericolose, come il diabete, l’ictus e l’infarto.
Secondo gli esperti di nutrizionismo, la porzione quotidiana di semi giusta è venti o trenta grammi al massimo. I semi sono alimenti incredibilmente versatili: puoi incorporarli nell yogurt, nel muesli a colazione, in uno smoothie, nelle insalate crude, perfino nelle zuppe. I modi per mangarli sono tantissimi, l’unico limite è la creatività personale in cucina.